Ci voglion delle ore di noie prima di riuscire ad accordarsi con questa gente pel prezzo di trasporto, e quando si crede che tutto sia conchiuso, ecco che con un pretesto qualunque vi fanno tornare da capo, un po' per differire la partenza, che č nell'indole loro di rimettere sempre a pių tardi quello che si deve fare, e un po' perchč sperano che stancando cosė il viaggiatore, questi abbia a cedere e finire col pagare qualcosa di pių. Intanto grida, proteste, accordi, poi nuovi rifiuti, consigli fra di loro che si raccolgono in circolo sotto un albero, quindi nuove proposte, minacce, rottura completa di trattative, poi ripacificazione, cose tutte che fanno perdere delle intiere giornate, e farebbero scappare la pazienza al pių santo dei santi.
Il caricare buoi non č inoltre la cosa pių facile, non avendo questa gente i basti necessarii e non essendo questi animali troppo addestrati a simile lavoro; quindi mentre si va preparando la carovana vedi un gruppo di buoi che tranquillamente se ne stanno col loro carico sul dorso ad aspettare il nuovo destino, un altro invece che se ne va per tutt'altra direzione che la giusta, buoi che non vogliono sentirsi il peso sul dorso e fanno ogni possibile per liberarsene, altri che fuggono trascinando le casse, altri che le calpestano coi piedi o a colpi di corna quasi a maledire l'incommodo: una vera confusione che farebbe ridere, se non si pensasse al tempo che costa, e alle conseguenze che possono avere simili maltrattamenti sulle provvigioni in cui molto si confida.
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Abissinia
Giornale di un viaggio
di Giuseppe Vigoni
Editore Hoepli Milano 1881
pagine 284 |
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