Pagina (99/284)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Finita la gran discesa seguiamo per qualche tratto il letto di un piccolo torrente, poi una lieve altura, poi altro torrente, e nei campi vicini troviamo sparsi gli avanzi umani che stanno a memoria della prima scaramuccia avvenuta fra Egiziani e Abissini. Attraversata ancora una campagna coltivata a dura, scendiamo nel letto del Mareb che presenta ancora tutte le tracce abbastanza recenti del passaggio dell'acqua, che ora è limitata a pochissima quantità che scorre per qualche tratto per poi sprofondarsi nelle sabbie e ricomparire più a valle. Le sponde coperte da bellissima vegetazione, piante gigantesche, specialmente acace e ficus dealbata, oltre una massa di piccole piante, cespugli, fiori, liane. Molta caccia trovammo laddove scorreva l'acqua, e la cucina ne fu subito ben fornita. Piantammo il campo alle sei a circa 1320 metri di elevazione: la posizione per sè ed un bellissimo chiaror di luna lo resero ancora più bello, più grandioso, più fantastico del solito.
      Giovedì 27. Di buon'ora i buoi sono carichi, talchè anche noi alle 6 1/2 partiamo. Sempre si attraversano brevi altipiani rinserrati da alture che si oltrepassano per portarsi dall'uno all'altro: poche tracce di coltivazione e qualche misera capanna sono i soli indizii della vita e della attività di questo paese. Finalmente abbiamo la fortuna di attraversare un pajo di corsi d'acqua, dove poca e lenta, ma limpida, ne scorre. Alle nove troviamo la carovana fermata sotto un enorme sicomoro, che coll'ombra de' suoi giganteschi rami tutta la protegge dai raggi cocenti del sole: vi facciamo la nostra colazione; le armi appese al colossale tronco, e di noi chi sdrajato al suolo, chi seduto sulle sporgenti radici, chi appoggiato a qualcuna delle nostre casse.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Abissinia
Giornale di un viaggio
di Giuseppe Vigoni
Editore Hoepli Milano
1881 pagine 284

   





Egiziani Abissini Mareb