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      Verso il fiume stanno gli animali, cavalli, muli, buricchi, buoi e capre. Desiderando fare acquisti di cavalli, il proprietario subito monta in sella, discende al torrente, risale nel campo opposto e su un piano che vi si stende comincia a galoppare e caracollare. Un altro subito gli corre appresso, gli passa vicino in segno di invito alla sfida, si fanno dei tratti alla carriera, si rivolta indietro il cavallo senza fermarlo, come nessuno oserebbe da noi, si arresta di colpo poi si riprende una sequela di volate; ritornano poi col povero animale bagnato di sudore e di sangue alla bocca. Volevamo fare qualche acquisto, ma trattandosi di vendere a dei bianchi, vorrebbero non contrattare, ma rubare, cosa che non ci accomoda punto.
     
      [vedi figura]
     
      Rivoltandoci a sud ci si spiega dinanzi tutto il pittoresco spettacolo del complesso del mercato. Circa quattromila erano parmi le macchiette viventi, tutte nuove per noi e tutte diverse una dall'altra, che animavano questo quadro fantastico. Ecco un gruppo di donne che vendono dura, frumento, ceci, semi di lino, foglie secche per fabbricare il tecc, cipolline, peperoni rossi ed altri prodotti dei suolo, tutti stesi in poca quantità su rozzi pezzi di stoffa o pelli spiegate a terra o piccoli vassoi di scorza d'albero intrecciata. E fra loro chi coperta da tele o da tessuti di cotone, chi da semplici pelli, chi seminuda, chi porta un bambino da latte sul dorso, chi è circondata da altri più grandini, dall'occhio vivace, dalle fattezze regolari, che attirerebbero carezze se non ne allontanasse il sudiciume che li veste.


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Abissinia
Giornale di un viaggio
di Giuseppe Vigoni
Editore Hoepli Milano
1881 pagine 284