Pagina (201/284)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Il posto è detto Ciambilghé, a 2700 metri. Vengono parecchi capi e grandi dei villaggi circostanti a fare discussioni e offerte che poi all'atto pratico si riducono, come di solito, a ben poca cosa o a nulla affatto.
      Richiedono gli Abissinesi che i talleri abbiano(8) le perle del diadema e del fermaglio alla spalla nell'effige di Maria Teresa, molto visibili, più pretendevano nel Tigrè che fossero nuovi, lucenti. Qui mandiamo i servi al mercato per fare qualche acquisto, ma se ne tornano a mani vuote, dicendo che si credono i talleri falsi e fabbricati da noi perchè troppo puliti.
      Non ebbimo che accendervi vicino un po' di polvere per renderli forse non apprezzabili da un nostro antiquario, ma accettabili da questa brava gente che si trovò pienamente soddisfatta degli stessi talleri che rimandammo dopo due minuti.
      Mercoledì 14. Il capo del villaggio non volle ubbidire alla guida del re che ci accompagna, per cui questi lo lega con una corda e lo trascina minacciandolo di condurlo così fino in presenza di S. M. Proseguiamo verso sud e sud-ovest, a seconda delle divergenze che ci obbligano di fare le alture.
      Il terreno è in generale ondulato, e passiamo come una sequela di bacini circolari rinserrati da lievi alture, ma aperti verso sud-est, dal qual lato hanno i loro scoli nelle lontane vallate del Semien. Molti pascoli, ma poco bestiame, paese ricco per natura, ma spopolato e povero per mancanza di braccia e per ignoranza. Verso le due ci fermiamo al villaggio di Coraggit, a 2950 metri.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Abissinia
Giornale di un viaggio
di Giuseppe Vigoni
Editore Hoepli Milano
1881 pagine 284

   





Ciambilghé Abissinesi Maria Teresa Tigrè Proseguiamo Semien Coraggit