Sono ammassi di capanne grandi e piccole, vecchie e nuove, di tende bianche e nere; un formicolģo di gente, un avvicendarsi di gruppi a piedi, a mulo, a cavallo, di piccoli accampamenti separati che pare vivano di vita propria, un luccicare di armi e uno sventolare di toghe bianche e rosse, un susurro e un gridģo, un vero vortice sfrenato di moto e d'animo che si spande a perdita di vista sulle lievi alture e nei larghi avvallamenti che da ogni lato si distendono e circondano un'altura elittica, pure tutta sparsa di attendamenti, e la cui vetta č cinta da una muraglia sulla quale si innalzano alcune acacie e qualche tetto conico. Č questa la reggia; č lą che fra pochi minuti ci troveremo al cospetto del re dei re. Attraversiamo il forte dell'accampamento; tende e capanne meschine, ma a migliaia; soldati che se ne stanno rannicchiati a crocchi, altri che ci vengono incontro per curiositą, donne che lavorano alla farina, al pane, al tecc, altri che stanno costruendo il loro tugurio. Il movimento e l'originalitą non sono certo gli elementi che fanno difetto; peccato che gli occhi nostri non bastino ad abbracciare tanta immensitą di cose belle, nuove, grandiose, e tanto meno la penna possa ritrarle in modo da rendere solo una lontana idea di quanto ci si parava dinanzi. A pochi passi dalla vetta ci fermiamo e scendiamo da cavallo; una folla immensa ne circonda e mille commenti si fanno su noi; siamo invitati a proseguire. Un imberbe, dall'occhio vivace e dal naso arcuato ne viene incontro, saluta con enfasi Naretti e ci annuncia che eravamo aspettati solo domani; č il primo cerimoniere di Sua Maestą. Per una piccola porta custodita da soldati entriamo nella cinta; attraversiamo un gran tucul in cui stanno molti soldati seduti a discutere e giuocare e custodire le artiglierie che scorgiamo in un angolo; passiamo in altro vasto tucul in cui stanno cavalli e mule del re e il trono delle udienze coperto con tela, ma del quale mi č dato scorgere qualche lembo di stoffa di seta e ricami in argento.
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Abissinia
Giornale di un viaggio
di Giuseppe Vigoni
Editore Hoepli Milano 1881
pagine 284 |
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Naretti Sua Maestą
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