Dissi una bugia, ma lasciai che ritenesse questa buona opinione delle industrie nostre.
Il re era questa volta più animato del solito e ne potemmo distinguere tutti i lineamenti; la testa pettinata a trecce in cui è conficcato uno spillone d'argento; pochi baffi corti e poca barba sotto il mento, fronte molto fuggente, occhio penetrante, naso leggermente aquilino, sorriso benevolo, ma serio; zigomi assai pronunciati; in complesso i tratti piuttosto caratteristici e fisonomia cordiale, ma severa; ha 44 anni ed apparentemente tanti ne mostra.
Fra i suoi fidi spiccavano la simpatica figura di ras Alula, governatore in capo del Tigré, e quella di Woldi Michael, il famoso rivoltoso che per tre anni tenne la rivoluzione nell'Amassena, ed ora da pochi mesi si è sottomesso al suo sovrano.
È vecchietto, affabile, apparentemente aperto di modi, ma l'occhio tradisce in lui la coscienza di meditare quello che non confessa. Quando re Giovanni se ne impossessò, invece di castigarlo volle essere generoso, gli perdonò il passato per le promesse di un avvenire di fedeltà e di devozione, e lo nominò governatore della provincia che lui stesso tenne sollevata e in armi per tanto tempo, ma lo confidò alla sorveglianza di ras Alula, e come pegno della sua sincerità ne tenne il figlio addetto alla Corte.
Il re ci fece sedere a fianco al suo divano, e sparsi nella capanna si disposero a gruppi tutti gli altri presenti. Entrò una sequela di servi con grandi panieri di pani, vasi di tecc, bottiglie, e ad ogni gruppo fu destinato un paniere e distribuito ad ogni individuo un coltello; col solito sistema servirono poi la pasta di berberia, una prima portata di carne cruda e una seconda di bue abbrustolito, e di abbondanti libazioni di tecc, usandoci il riguardo di servirlo a noi nelle bottiglie che noi stessi avevamo regalate.
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Abissinia
Giornale di un viaggio
di Giuseppe Vigoni
Editore Hoepli Milano 1881
pagine 284 |
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