L'anno 1764 fu apposta lapide marmorea con iscrizione dietro le mura delle case dell'Albaciara, feudo di mia Casa in Partinico, in memoria della novella strada di noci, ch'è stata nobilmente eretta da me, Francesco Maria Emanuele marchese di Villabianca, per servire di comunicazione colle mie case di Cutò, e in questa tabella così leggiamo, composizione debole di me sudetto:
Quae modo frondosis nucibus via clauditur, undemollis ab arboreis gignitur umbra comis
laetior, et duplices necteris pro finibus aedesmajus ab Emmanuel nomen adecta suo est,
sic tibi jam fesso requiem dabit umbra viatoriutraque et hospitium proxima villa dabit.
Anno Domini incaluit 1764.
Si vede inoltre scritto in un scudo nelle case dell'Albaciara: Est recta juxta rectitudinem Domini.
Nella pittura poi di contro della cennata strada fatta nelle case di Cutò si legge, scritto in un suo lazzo: EccEMANUELicimus plantas frondesque perennes.
Tutti gli elogij e composizioni encomiastiche che da molti letterati sì di Sicilia che di là da' monti vengon prestati a questo marchese Francesco Maria Emanuele e Gaetani vedasene la raccolta nel volume 3° di Nobiltà Emanuele, f. 104.
L'anno 1768 il nostro marchese Francesco Emanuele fu annoverato tra gli accademici degl'Industriosi dell'Accademia enguina, cioè di Gangi, per patente di detta Accademia in data de' 6 marzo 1768.
Vien egli commendato dal principe di Torremuzza, Gabriele Lancellotto Castello, nella sua erudita opera in lingua latina De Siciliae veterum inscriptionibus, stampata in Palermo presso Gaetano Bentivegna in foglio, classe 14a, pag.
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Autoapologia
La mia vita le mie virtù le mie opere
di Francesco Maria Emanuele e Gaetani (marchese di Villabianca)
pagine 144 |
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