Vi sono armate per questa storia nostra nazionale quattro separate scanzie e aperti scrigni e all'intorno a tai libri dalla parte di sotto vi stan posati cento e tanti volumi di filza in foglio, arrivati finora, nel 1797 in cui sto scrivendo, al novero di 108, tutti quanti essi componenti miscellanei ed interessanti libri di varia erudizione e di notizie per lo più appartenenti all'amata mia patria Palermo, ne' quali per maggior lor lustro non mancano de' preziosi manuscritti lasciatici da grandi autori e letterati di nome.
Ne computo io il prezzo, secondo lo stato presente, presso alli tre mila scudi di nostra moneta, e per ciò merita sì fatta biblioteca il religioso per sè legame di primogeniale agnatizia legge ordinato di sopra, con maggior rigore questo da osservarsi sempre mai sempre sopra d'ogn'altro mio acquisto di feudi, titoli e robba di libera mia considerazione, quanto che ne sia tal vincolo un fido amante ad hominem nella ruota de' secoli, e più che sveglio perpetuo custode, mentre è cosa quasi certa per noi di sorta un giorno che dopo il mio fato a me prossimo di dire: Et cum discedam sine me liber ibit in ignem.
E chi mai forse rivocar possa in dubbio d'essere i libri in generale gli ornamenti più insigni e pegni sacrosanti che per sè desiderar si possa da una nobile e magnatizia famiglia in patria? giacchè, oltre l'illustrarne viepiù le glorie e le avite dignità, son l'istrumenti di conservarne i beni e a guisa di antemurali stare essi al fuoco e a pie' fermo attendere le spade degli avversari e de' seguaci de' vizi, venendo con ciò a prestarle le inestimabili onorificenze della virtù colla professione di cristiani esemplari costumi.
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Autoapologia
La mia vita le mie virtù le mie opere
di Francesco Maria Emanuele e Gaetani (marchese di Villabianca)
pagine 144 |
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Palermo
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