Tengo obligo infine a questa virtuosa donna che per sorte il Signore concessemi in consorte pel talento datosi di arricchirmi di quella prole desiderata tanto da me Villabianca in famiglia Emanuele, in cui ho rimasto l'unico cespite del ramo prencipe qui di Palermo, tutto al contrario del secondario di quel di Trapani, in cui morì mesi sono il cavaliere gerosolimitano Giovan Battista Emanuele ed Omodei, commendatore dell'ordine di S. Giovanni di Castrovillano, che molto abonda di Emanueli; tenea io dovere come tale di propagare con somma briga per vanità di mondo l'avito antico chiaro retaggio. E infatti mi fe' ella padre di figli in numero dell'uno e l'altro sesso, che meco ora sen' vivono, non meno di sette, coi quali figli tutti in un cerchio attorno alla mia persona e colla feconda lor madre, che vi sta alla testa, è piaciuto al Cielo di farmi godere la grazia e la preziosa benedizione che debbon cercare pella lor pace di casa i coniugati di buon carattere, secondo il ditterio delle sacre carte, salmo 127, vv. 3 e 4:
Uxor tua sicut vitis abundans in lateribus domus tuaeet filii tui sicut nave olivarum in circuitu mensae tuae.
Questa è una grazia che mi ha fatto il bontuoso, misericordioso Dio di avere del singolare, mentre il comune quasi tutto degli uomini suole provare lo stato coniugale per lo più involuto e immerso in discordia e separazioni di talamo, a causa dell'umana imperfezione. A vista, dunque, di tanti e tanti da me ricevuti beneficij, mi si permetta per poco in chiusura di questo articolo di io fare sfogare il mio spirito colla seguente aspirazione del core.
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Autoapologia
La mia vita le mie virtù le mie opere
di Francesco Maria Emanuele e Gaetani (marchese di Villabianca)
pagine 144 |
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