Non lascio di pregare intanto le benedette sunnomate mie figlie, e tutte quante elle sieno, di voler dare ascolto e mai scostarsi dai consigli e saggia direzione della loro maggior sorella nel restante corso della lor vita, ch'è a punto la degna suor Maria Fede, priora attuale del monastero, la prima nata alla luce, più grande di tutti nella mia prole, e come colei per altro ch'è stata di esse lor tutte la maestra e precettrice e ve l'ha fatta da amante madre nello stato che tengono di sacre vergini e di auliche fortunate della magion di Dio.
PRINCIPESSA ANTONIA VASSALLO, NUORA
E siccome le nuore di ordinario passano per figlie vere in famiglia, essendo elleno mogli del figlio, ch'è figlio del capo di casa e padre di famiglia, così la matrona Antonia Vassallo Castellet, principessa di Bellaprima, baronessa eredera di S. Bartolomeo con investitura in Regno, e signora di feudi sol rusticani, ch'è del mio erede e figlio consorte, deve da me riscuotere li possibili tutti paterni uffizij di rispetto, gratitudine ed amore che al mio figlio oggi ed erede Benedetto ho contestato e contesto.
Vedovo il figlio, vedova è la nuora, e tuttavia, padroni essi due assoluti di loro libertà di stato, si son contentati per lor innata bontà farla in casa da figli di famiglia, volendo la mia opera paterna nel servirli e felicitarli tutto in un tempo nel domestico giornale lor trattamento e bisogni di vita.
Porterebbe ora quindi il dovere di instituire io la di lei persona in mia erede universale, ma perchè ella di fatto n'è divenuta erede nella persona del degno suo coniuge, perciò io sento comunicare ad essa lei gli affetti stessi paterni e 'l godimento de' beni che ho tramandati al mio figlio, or suo consorte, nel capo dell'istituzione di erede a lui fatta in questo mio ultimo mortuale codice.
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Autoapologia
La mia vita le mie virtù le mie opere
di Francesco Maria Emanuele e Gaetani (marchese di Villabianca)
pagine 144 |
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Maria Fede Dio Antonia Vassallo Castellet Bellaprima S. Bartolomeo Regno Benedetto
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