Ho legato e lego onze venti di messe per l'anima mia, da celebrarsi in altari privilegiati da santi e venerandi sacerdoti, de' quali voglio che per onze sei ne fossero celebranti li RR. Padri Predicatori della casa e chiesa di S. Domenico, dove si trova a riposare il mio corpo. Ciò però vaglia quante volte ne vogliano accettar l'offerta quei buoni padri e a loro elezione eseguiscasi.
SERVITÙ DI CASA
Lego inoltre, io testatore, a tutti li miei creati e servi maschi e femine di mia famiglia, così della sala alta che bassa, giorni quindeci di razione, per dare ad essi in tal modo una tale quale testimonianza della costante particolare stima ed affetto che alli medesimi cordialmente ho portato, attese la beneficenza ed assistenza amorevole da essi usata alla mia umil persona, alcuni de' quali già mi si son resi quasi parenti per la longitudine degl'anni di servigio che mi han prestato, mentre li più moderni di costoro non è meno del tempo del decennio che stan servendo, contandone gl'antichi d'anni quaranta e chi cinquanta.
lo poi soglio chiamare i miei creati col nome non solo di parenti, come sopra accennai, ma altresì col dolce titolo di figli, perchè, da me considerandosi lo stato di vita lor miserando e la loro naturale condizione al mondo di essere uomini a me in tutto simili e forse per lo più magiori e più nobili circa al talento lor personale, non debbo abusarmi della grazia ottenuta dal buon Dio di avermi fatto nascere dotato di beni di fortuna co' quali insuperbirmi e farmi bello di comandar tutti lor quanti.
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Autoapologia
La mia vita le mie virtù le mie opere
di Francesco Maria Emanuele e Gaetani (marchese di Villabianca)
pagine 144 |
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Predicatori S. Domenico Dio
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