2. De' giuochi popolareschi soliti festeggiarsi in alcuni tempi dell'anno dalla bassa gente nella città di Palermo. Da pochi anni però a questa parte si son sospesi in città sì fatti giuochi, perchè vietati rigorosamente dal Governo pel buono pubblico. L'ordinazione proibitiva de' medesimi fu opera del vicerè Caracciolo, quale essendo stata ben consultata, s'è veduta osservar tutt'ora per modum regulae da ogni sede successiva de' giustizieri. Essi giuochi in verità eran capi di risse e di sconcerti, e per lo più da feste passavano in lutti. La passion dominante della volgar gente, ch'è il dilettarsi della Pianta di Bacco in occasioni particolarmente di allegrie, producea sì tristi effetti. Pur tuttavia a questa legge sarà bene accoppiarvi la prudenza, perchè al popolo nelle liete ricorrenze dell'anno si deve dar qualche sfogo.
3. Delle famiglie private e cadette che non han titoli in Regno di principi, duchi, marchesi e conti tra 'l corpo nobile della città di Palermo e della Sicilia, alberi genetliaci e notizie storiche colle miniature a colori de' stemmi lor gentilizj pel divisamento de' campi e delle figure che vi si scorgono.
4. Studi, scritti e servigi patrj fatti dal Villabianca alla città di Palermo nelle di lei occorrenze e uffici pubblici.
5. Poesie latine e toscane, elegie, satire, sonetti ed iscrizioni poi sopra tutto lapidarie, parte delle quali lapidarie si trovano oggi date alla luce, come che già sculte in tavole di bianchi marmi di luoghi pubblici di questa capitale e in altri posti altresì del Regno.
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Autoapologia
La mia vita le mie virtù le mie opere
di Francesco Maria Emanuele e Gaetani (marchese di Villabianca)
pagine 144 |
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