E stando in Ispagna udì la morte di Totile, incontanente ne venne in Italia, e co' Vandali, e Gotti, e Ungari, e altre diverse nazioni ch'erano stati con Totile raunò sotto sua signoria, e lasciò in Ispagna Elarico, overo Elario, suo fratello re de' Gotti, il quale comprese e conquistò non solamente Spagna, ma il reame di Navarra, e Proenza, e Guascogna infino a' confini di Francia. Ma poi il detto Elarico fu isconfitto e morto con tutta sua gente da Crovis re di Francia, il quale fu il primo re di Francia che fosse Cristiano; e la detta battaglia fu presso a la città di Pettieri a X leghe, l'anno di Cristo VcX, e distrusse i Gotti per modo che mai non ebbono signoria di là da' monti. Il sopradetto Teodorigo che passò in Italia prese Roma, e tutta Toscana, e Italia, e allegossi con Leone imperadore di Gostantinopoli eretico ariano; il quale Leone passò in Italia, e venne a Roma, e trasse di Roma tutte le 'magini de' Cristiani e arsele in Gostantinopoli, a dispetto del papa e della Chiesa. E quello Leone imperadore e Teodorico re de' Gotti guastaro e consumaro tutta Italia, e le chiese de' fedeli fecero tutte abattere, e lo stato de' Romani e dello 'mperio molto infieboliro. E poi morto Leone imperadore, fu Zeno imperadore, e fu contrario de' costumi e di tutte cose di Leone, e la sua schiatta anullò e consumò, e ebbe guerra co' Gotti ch'erano in Italia. A la fine s'acconciò con pace co·lloro, ma volle per istadico Teodorico il giovane figliuolo di Teodorico re de' Gotti, ch'era garzone e piccolo, e tennelo seco in Gostantinopoli.
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