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Come Carlo Martello venne di Francia in Italia a richesta della Chiesa contro a' Lungobardi e l'origine della città di Siena.
Nel tempo del detto Eliprando, tutto che fosse cristiano, ma per la sua avarizia, e per volere occupare le ragioni della Chiesa santa, e per consiglio dello 'mperadore di Gostantinopoli, cominciò guerra co' Romani e con papa Gregorio terzo, e con tutto suo isforzo venne ad assediare il detto papa a Roma, egli di verso Lombardia, e Grimaldo re de' Sanniti e Pugliesi con suo isforzo di Puglia, negli anni di Cristo VIIcXXXV. Per la qual cosa, fatto concilio in Roma, la Chiesa co' Romani mandarono in Francia per soccorso a Carlo Martello, il quale Carlo fu figliuolo di Pipino grande barone di Francia e de' XII peri, il quale governava tutto il reame e lo re medesimo; e simile fece il detto Carlo Martello, che il re che allora era, chiamato Ciperic, avea solamente il nome, ma Carlo la forza e la signoria: e fu figliuolo della serocchia di Dodone re d'Equitania, e poi fu padre del buono re Pipino padre che fu di Carlo Magno; e Martello avea sopranome però che 'l portava in sopransegna. E in fatti fu martello, però che per sua prodezza percosse tutta Alamagna, Sassogna, Soavia, Baviera, e Danismarce infino i·Norvea, Inghilterra, Equitania, e Navarra, e Spagna, e Borgogna, e Proenza, e tutte le mise sotto la sua signoria, e gli fece suoi tributarii. Poi a la richiesta del detto papa passò in Italia infino in Puglia, e liberò Roma e la Chiesa dall'ocupazioni de' Longobardi.
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