E poi non potendo riparare a la forza de' detti tiranni ed a tanta aflizzione, in persona n'andò in Francia a Pipino prencipe e governatore de' Franceschi a richiederlo e pregare che venisse in Italia a difendere santa Chiesa contro Telofre re de' Lombardi, e fece al detto Pipino molti brivilegi e grazie, e fecelo e confermò re di Francia, e dispuose Ilderigo re ch'era della prima schiatta, però ch'era uomo di niuno valore, e rendési monaco. Il quale Pipino, fedele e amatore di santa Chiesa, il ricevette con grande onore, e poi con tutto suo isforzo col detto papa Stefano passò in Italia negli anni di Cristo VIIcLV, e col detto Telofre re de' Lombardi ebbe grandi battaglie. A la fine per forza d'arme e di sua gente il detto Telofre fu vinto e sconfitto dal buono re Pipino, e fece le comandamenta del papa e di santa Chiesa, e ogni amenda, com'egli e' suoi cardinali seppono divisare; e lasciò alla Chiesa per patti e brivilegi il reame di Puglia e di Cicilia, e 'l Patrimonio di Santo Piero. E venuto il detto Pipino in Roma col detto papa, furono ricevuti a grande onore da' Romani; e 'l detto Pipino fu fatto patrice di Roma, cioè luogotenente d'imperio, e padre della repubblica de' Romani. E rimessa Roma e santa Chiesa in sua libertà e in buono stato, si tornò in Francia, e finì sua vita a grande onore; e succedette a·llui re di Francia Carlo Magno suo figliuolo.
XIII
Come Disidero figliuolo di Telofre ricominciò guerra a santa Chiesa; per la qual cosa Carlo Magno passò in Italia e sconfisselo, e prese e distrusse la signoria de' Lungobardi.
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