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      .., figliuolo di Celso, prese il papa la notte di Natale, quando cantava la prima messa in Santa Maria Maggiore, e miselo in pregione in una sua torre; ma il popolo di Roma quella medesima notte il liberarono, e disfeciono la detta torre, e cacciarono di Roma il detto figliuolo di Celso, però che 'l detto Gregorio papa era uomo di santa vita. Per la quale cosa il detto papa Gregorio settimo in concilio di CX vescovi scomunicò il detto Arrigo imperadore che volea rompere l'unione di santa Chiesa; ma poi vegnendo il detto imperadore in Lombardia alla misericordia del detto papa per molti dì a piedi scalzo in su la neve e in su il ghiaccio, appena gli fu perdonato, ma però non fu mai amico della Chiesa, ma sempre la ditraeva e occupava, e dava le 'nvestiture delle chiese contro al volere del papa. Per la qual cosa, stando egli in Italia, gli elettori della Magna elessono re de' Romani Ridolfo duca di Sassogna, e per aventura il papa ne fu consenziente; onde Arrigo imperadore richiese il detto papa Gregorio che scomunicasse i detti elettori per la detta elezione. Il detto papa nol volle fare, se prima non intendesse a ragione; per la qual cosa Arrigo isdegnato se n'andò in Alamagna, e battaglia fece col detto Ridolfo e vinselo, e poi tornò in Lombardia. E nella città di Brescia raunata la sua corte con XXIIII vescovi e altri prelati che 'l seguivano e erano ribelli del papa, si fece processo contro al detto papa Gregorio come a·llui piacque, più che con ragione. E per quello processo dispuosono il detto papa, e anullò e cassò tutte le sue operazioni, e fece eleggere un altro papa che avea nome Silibero arcivescovo di Ravenna, e fecelo chiamare papa Chimento, e col detto papa venne a Roma, e là il fece consegrare al vescovo di Bologna e a quello di Modona e a quello di Cervia, faccendolo adorare e fare grande reverenzia, e da·llui si fece ricoronare dello imperio; e perciò il primo e il diritto papa Gregorio co' suoi cardinali scomunicato da capo il detto Arrigo e privatolo dello imperio, siccome persecutore della Chiesa, asolvette tutti i suoi baroni di fio e di saramento; per la qual cosa il detto Arrigo assediò il detto papa co' suoi cardinali col favore de' Romani in Castello Santo Angelo, il quale mandato per soccorso in Puglia al buono Ruberto Guiscardo, il quale incontanente venne a Roma con grande oste, e il detto Arrigo col suo papa per tema di Ruberto si partirono dallo assedio, e guastarono per battaglie e arsono la città Leonina, cioè dal lato di San Piero di qua dal Tevero, e infino in Campidoglio; e non potendo resistere alla forza del detto Ruberto Guiscardo e di sua gente, fuggissi col detto suo papa alla città di Siena; e poi il detto Ruberto liberato papa Gregorio e i cardinali, gli mise in sedia e in signoria nel palazzo di Laterano, e molti Romani che furono colpevoli delle dette cose punì gravemente in avere e in persona.


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Nuova cronica
Tomo Primo
di Giovanni Villani
pagine 501

   





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