I Pisani vecchi ch'erano rimasi in Pisa, pregando i Fiorentini che per loro amore gli dovessero perdonare; no·llo vollono fare. E i Pisani contradissero, e pregaro che almeno in su il loro terreno nol facessono morire, onde segretamente i Fiorentini dell'oste feciono a nome del Comune di Firenze comperare uno campo di terra da uno villano, e in su quello rizzarono le forche, feciono la giustizia per mantenere il loro decreto. E tornata l'oste de' Pisani dal conquisto di Maiolica, rendero molte grazie a' Fiorentini, e domandaro quale segnale del conquisto volessono, o le porte del metallo, o due colonne del profferito ch'aveano recate e tratte di Maiolica. I Fiorentini chiesono le colonne, e' Pisani le mandaro in Firenze coperte di scarlatto; e per alcuno si disse che innanzi che le mandassero per invidia le feciono affocare; e le dette colonne sono quelle che sono diritte dinanzi a San Giovanni.
XXXII
Come i Fiorentini presero e disfecero la rocca di Fiesole.
Negli anni di Cristo MCXXV i Fiorentini puosono oste a la rocca di Fiesole, che ancora era in piede e molto forte, e tenealla certi gentili uomini cattani stati della città di Fiesole, e dentro vi si riduceano masnadieri e sbanditi e mala gente che alcuna volta faceano danno alle strade e al contado di Firenze, e tanto vi stettero all'assedio che per difalta di vittuaglia s'arendéo, che per forza mai non s'arebbe avuta, e feciolla tutta abbattere e disfare infino alle fondamenta, e feciono decreto che mai in su Fiesole non s'osasse rifare niuna fortezza.
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