Nel detto tempo essendo colà ov'è oggi la terra di Poggibonizzi al piano uno ricco borgo che si chiamava il borgo di Marti, per cagione che diceano ch'erano stati stratti di parte de' martirizzati di Catellina ribelli del popolo di Roma, che in quello luogo s'erano rimasi, scampati de la battaglia di Piceno, overo di Piteccio, e tornando l'oste di su detta de' Fiorentini da la vittoria d'Asciano, alcuno giovane fiorentino isforzò nel detto borgo una pulcella; onde tutta la terra si commosse a zuffa contra i Fiorentini, e alquanti ve ne rimasono morti, e assai fediti e vergognati; per la quale offesa quegli del borgo di Marti, impauriti de' Fiorentini, feciono lega e giura con VIII castella e Comuni vicini, e per essere più sicuri e forti al riparo della potenzia de' Fiorentini, sì ordinarono di concordia di disfare le loro terre, e di porresi in su il bello poggio ove fu poi il detto castello, in sul quale era una selva d'uno terrazzano ch'avea nome Bonizzo, e dal detto il suo nome fu derivato; e questo in brieve tempo ripuosono e afforzaro, però che il luogo da sua natura è forte e agiato e bello, e partirlo ad abituro in VIIII contrade, come si fece di VIIII terre, e in ciascuna contrada ripuosono la chiesa principale de la loro antica terra onde s'erano levati, e quello di ricche mura e porte e torri di pietre adornarono, e fu sì forte e bello, e fornito di molti e ricchi abitanti, ch'elli curavano poco i Fiorentini o altri loro vicini; e per contradio de' Fiorentini s'allegarono co Sanesi, e poi diede molta briga a' suoi vicini e a' Fiorentini, come innanzi per gli tempi fareno menzione.
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