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      E così assaliro la nobile città di Gostantinopoli per mare e per terra, e per forza la presono, e Baldovino conte di Fiandra per universale accordo di tutti i baroni e de' Viniziani, per la sua bontà, senno, e valore, ne fu coronato imperadore. Ma poco duròe il detto imperio, che fu sconfitto e morto da' Cumani. E chi queste storie vorrà più pienamente trovare legga il libro del conquisto d'oltremare, ove sono distesamente. E per questo conquisto ritengono i Viniziani il titolo di parte del detto imperio.
     
      XXIX
     
     
      Come i Tartari scesono le montagne di Gog e Magog.
     
      Negli anni di Cristo MCCII la gente che si chiamano i Tartari usciro dalle montagne di Gog e Magog, chiamate in latino Monti di Belgen; i quali si dice che furono stratti di quegli tribi d'Isdrael che il grande Allessandro re di Grecia, che conquistò tutto il mondo, per loro brutta vita gli rinchiuse in quelle montagne, acciò che non si mischiassono con altre nazioni, e ivi per viltà di loro e vano intendimento, vi stettono rinchiusi da Allessandro infino a questo tempo, credendosi che l'oste d'Allessandro sempre vi fosse; imperciò ch'egli per maestrevole artificio sopra i monti ordinò trombe grandissime si dificiate, che ad ogni vento trombavano con grande suono. Ma poi si dice che per gufi che nelle bocche di quelle trombe feciono nidio, e stopparono i detti artificii per modo che rimase il detto suono, e per questa cagione hanno i gufi in grande reverenzia, e per leggiadria portano i grandi signori di loro le penne del gufo in capo, per memoria che stopparo le trombe e artificii detti.


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Nuova cronica
Tomo Primo
di Giovanni Villani
pagine 501

   





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