E vinta Dammiata per gli Cristiani, tutti i Saracini vi furono morti e presi; ma poco la tennero i Cristiani, per disensione che avenne tra·legato del papa e' signori franceschi ch'aveno fatto il conquisto, per tale modo che l'anno di Cristo MCCXXI per assedio la rendero i Cristiani a' Saracini, riavendo i loro pregioni.
XLI
Come i Fiorentini fecero giurare alla città tutti i contadini e si cominciò il ponte nuovo da la Carraia.
Negli anni di Cristo MCCXVIII, essendo podestà di Firenze Otto da Mandella di Milano, i Fiorentini feciono giurare tutto il contado alla signoria del Comune, che prima la maggiore parte si tenea a signoria de' conti Guidi, e di quegli di Mangone, e di quegli di Capraia, e da Certaldo, e di più cattani che 'l s'aveano occupato per privilegi, e tali per forza degl'imperadori. E in questo anno si cominciaro a fondare le pile del ponte alla Carraia.
XLII
Come i Fiorentini presono Mortennana, e compiési il ponte nuovo detto dalla Carraia.
Negli anni di Cristo MCCXX, essendo podestà di Firenze messer Ugo del Grotto di Pisa, i Fiorentini andarono a oste sopra uno castello degli Squarcialupi che·ssi chiamava Mortennana, il quale era molto forte; ma per forza e ingegno si vinse; e quegli che per suo ingegno l'ebbe fu fatto a perpetuo franco d'ogni gravezza di Comune, e egli e' suoi discendenti; e 'l detto castello fu tutto disfatto infino alle fondamenta. E in questo anno medesimo si compié di fare il ponte alla Carraia, il quale si chiamava il ponte Nuovo, però che allora la città di Firenze nonn-avea che due ponti, cioè il ponte Vecchio e questo detto Nuovo.
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