E perché molti fecero questione chi avesse il torto della discordia, o la Chiesa o lo 'mperadore, udendo le sue scuse per le sue lettere, a·cciò rispondo e dico, manifestamente e per divino miracolo, ma più miracoli si mostrarono, che 'l torto fu dello 'mperadore, imperciò che aperti e visibili giudicii Idio mostrò per la sua ira a Federigo e a sua progenia.
XXV
Come il papa e la Chiesa feciono eleggere nuovo imperio contra Federigo disposto imperadore.
E disposto e condannato il detto Federigo, com'è detto di sopra, il papa mandò agli elettori d'Alamagna che hanno a eleggere il re de' Romani, che dovessono sanza indugio fare nuova elezione d'imperio, e così fue fatto; ch'eglino elessono Guiglielmo conte d'Olanda e antigrado, valente signore, al quale la Chiesa diè le sue forze, e fecegli rubellare gran parte d'Alamagna, e diede indulgenza e perdono, sì come andasse oltremare, a chi fosse contro al detto Federigo; onde in Alamagna ebbe grande guerra tra 'l detto eletto re Guiglielmo d'Olanda e 'l re Currado figliuolo del detto Federigo. Ma poco durò di là la guerra, ché si morì il detto re Guiglielmo gli anni di Cristo..., e regnò in Alamagna Currado detto, il quale il padre Federigo imperadore avea fatto eleggere re, come faremo menzione. Di questa sentenzia Federigo appellò al successore di papa Innocenzo, e mandò sue lettere e messaggi per tutta la Cristianità, dolendosi della detta sentenzia, e mostrando com'era iniqua, come appare per la sua pistola la quale dittò il detto maestro Piero da le Vigne, che comincia detta la salutazione: "Avegna che noi crediamo che parole della innanzi corritrice novella etc.
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