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      E ciò fatto per gli Fiorentini, la detta felice e bene aventurosa oste tornò in Firenze con grande trionfo e onore; e ciò fu del mese di settembre, gli anni di Cristo MCCLIIII, essendo podestà di Firenze il detto messer Guiscardo da Pietrasanta di Milano. E il detto anno fue per gli Fiorentini chiamato l'anno vittorioso; che ciò che per la detta oste s'imprese di fare venne loro bene fatto, e con grande vittoria e onore. Lasceremo alquanto de' fatti di Firenze, e diremo d'altre novitadi state ne' detti tempi in diverse parti brievemente.
     
      LIX
     
     
      Come il grande Cane de' Tartari si fece Cristiano, e mandò sua oste col fratello sopra i Saracini in Soria.
     
      Negli anni di Cristo MCCLIIII Mango, nipote che fu de Occota Cane imperadore de' Tartari, a richesta e amaestramento del re Aiton d'Ermenia si fece battezzare Cristiano, e col detto re d'Ermenia mandò Haloon suo fratello con grandissimo esercito di Tartari a cavallo per conquistare la Terrasanta, e renderla a' Cristiani. E vegnendo per lo reame di Persia, isconfisse il calif di Baldacca, ciò era il papa de' Saracini, e prese il detto calif e la città di Baldracca, che anticamente fue la grande Babbillonia chiamata, e 'l detto calif mise in pregione nella camera del suo tesoro medesimo, la quale era la più ricca d'oro e d'argento e di pietre preziose che fosse al mondo, e per avarizia non avea soldati, cavalieri, e genti a sua difenzione. Per la qual cosa il detto imperadore de' Tartari gli disse che del suo tesoro che s'avea serbato convenia che mangiasse, e vivesse sanza altra vivanda; e così tra quello tesoro morì di fame: e ciò fu gli anni di Cristo MCCLVI. Appresso il detto Haloon col re d'Ermenia discesono in Soria, vegnendo conquistando le province e terre di Saracini, e per forza presono la città d'Alappo, e quella di Damasco, e Antioccia, che teneano i Saracini; e il soldano d'Alappo fu preso, e tutto suo paese distrutto; e ciò fu gli anni di Cristo MCCLX. Ma ciò fatto, non compié di racquistare Gerusalem, perch'ebbe novelle che Mango Cane imperadore suo fratello era morto; e per essere egli gran Cane, cioè in nostra lingua grande imperadore, tornò in suo paese, e lasciòe il conquisto della detta Terrasanta.


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Nuova cronica
Tomo Primo
di Giovanni Villani
pagine 501

   





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