E essendo sopra·cciò tenuto segreto consiglio tra·ll'uficio degli anziani del popolo di Firenze, fu preso partito che 'l Mutrone si dovesse disfare per lo migliore, e il dì appresso si dovea in publico parlamento sentenziare. I Pisani temendo che' Fiorentini non giudicassero che rimanesse fatto a la signoria de' Lucchesi, sì mandarono incontanente in Firenze uno segreto e discreto cittadino con danari assai a dispendere per ciò riparare. E trovando in Firenze il più grande anziano e possente in popolo e in Comune (era Aldobrandino Ottobuoni, uno franco popolano da San Firenze), segretamente gli fece parlare a uno suo amico, profferendogli di dare IIIIm fiorini d'oro e più, se ne volesse, e egli adoperasse che 'l Mutrone si disfacesse. Il buono anziano Aldobrandino udendo la promessa, non fece come cupido o avaro, ma come leale e virtudioso cittadino; e avisandosi che il consiglio preso il dì dinanzi per lui e per gli altri anziani di disfare il Mutrone era al piacere de' Pisani, e potea esser danno de' Fiorentini e de' Lucchesi, si tornò al consiglio sanza scoprire la promessa che gli era stata fatta, e consigliò per belle e utili ragioni il contrario, cioè che 'l Mutrone non si disfacesse; e così fu preso e stanziato. E nota lettore la virtù di tanto cittadino, che non essendo troppo ricco d'avere, ebbe in sé tanta continenza e sincerità per lo suo Comune, che più non ebbe del tanto il buono romano Fabbrizio del tesoro a·llui proferto per gli Sanniti; e però ne pare degna cosa di fare di lui memoria, per dare buono esemplo a' nostri cittadini che sono e che saranno, d'essere leali al loro Comune, e d'amare meglio memoria di fama di virtù che·lla corruttibile pecunia.
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