Per la qual cosa il Comune di Firenze e' Fiorentini dal papa furono scomunicati; e dal Comune di Pavia, ond'era il detto abate, e da' suoi parenti i Fiorentini che passavano per Lombardia ricevevano molto danno e molestia. E di vero si disse che 'l religioso uomo nulla colpa avea, con tutto che di suo legnaggio fosse grande Ghibellino. Per lo quale peccato, e per molti altri fatti per lo scellerato popolo, si disse per molti savi che Iddio per giudicio divino permise vendetta sopra il detto popolo a la battaglia e sconfitta da Monte Aperti, come innanzi faremo menzione. Il detto popolo di Firenze, che in quegli tempi resse la città, fue molto superbo e d'alte e grandi imprese, e in molte cose fue molto trascotato; ma una cosa ebbono i rettori di quello, che furo molto leali e diritti a Comune; e perché uno ch'era anziano fece ricogliere e mandollo in sua villa uno cancello ch'era stato della chiusa del Leone, e andava per lo fango per la piazza di San Giovanni, sì ne fu condannato in libbre M, e sì come frodatore delle cose del Comune.
LXVI
Come gli Aretini presono e disfeciono Cortona.
Negli anni di Cristo MCCLVIIII, essendo podestà d'Arezzo messere Stoldo Giacoppi de' Rossi di Firenze, per suo senno e valentia menò gli Aretini, e di notte con iscale entraro in Cortona, la quale era molto fortissima, ma per la mala guardia la perdero i Cortonesi; e gli Aretini disfeciono le mura e le fortezze, e feciogli loro suggetti; onde i Fiorentini, i quali erano a·lloro lega, furono molto crucciosi, e recarsi che gli Aretini avessono rotta loro pace.
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