E vacò la Chiesa sanza pastore V mesi; ma come piacque a·dDio, fu fatto papa Clemente IIII della città di San Gilio in Proenza, il quale fu buono uomo e di santa vita per orazioni, e digiuni, e limosine, tutto che prima fosse suto laico, e avesse avuto moglie e figliuoli, cavaliere e grande avogado in ogni consiglio del re di Francia; ma morta la moglie, si fece cherico, e fu vescovo dal Poi, e appresso arcivescovo di Nerbona, e poi cardinale di Savina, e regnò presso di IIII anni, e molto fu favorevole alla venuta del detto Carlo, e rimise santa Chiesa in buono stato. Lasceremo alquanto del papa e dell'altre novità d'Italia, imperciò che tutte seguiro all'avento del detto Carlo e de' suoi successori, e le novità che furono quasi per tutto il mondo.
LIBRO OTTAVO
I
Qui comincia il VIII libro, il quale tratta dell'avenimento del re Carlo, e di molte mutazioni e novitadi che ne seguirono appresso.
Carlo figliuolo secondo che fu di Luis Piacevole re di Francia, e nipote del buono re Filippo il Bornio suo avolo, onde facemmo menzione adietro, e fratello del buono re Luis di Francia, e di Ruberto conte d'Artese, e d'Infons conte di Pettieri, tutti e quattro fratelli, furono nati della reina Biancia figliuola del re Alfons di Spagna. Il detto Carlo conte d'Angiò per retaggio del padre, e conte di Proenza di qua dal Rodano per retaggio della moglie, figliuola del buono conte Ramondo Berlinghieri, sì come per lo papa e per la Chiesa fu eletto re di Cicilia e di Puglia, sì s'apparecchiò di cavalieri e di baroni per fornire sua impresa e passare in Italia, come innarrammo dinanzi.
| |
Chiesa Dio Clemente IIII San Gilio Proenza Francia Nerbona Savina Carlo Chiesa Italia Carlo Carlo Luis Piacevole Francia Filippo Bornio Luis Francia Ruberto Artese Infons Pettieri Biancia Alfons Spagna Carlo Angiò Proenza Rodano Ramondo Berlinghieri Chiesa Cicilia Puglia Italia
|