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      Infra quegli giorni più volte venne in visione a uno santo vescovo che uno povero ciabattiere, che aveva pure uno occhio, gli doveva liberare: manifestollo al popolo, e cercossi del ciabattiere, e trovossi; il quale era uomo di santa vita, e ciò ch'egli avanzava di sua povera arte, fornita miseramente sua vita, dava per Dio a' poveri, e l'occhio ch'egli avea meno perdé, che calzando una bella Cristiana gli venne tentazione di carnalità, onde si scandalizzò molto, e ricordandosi del Vangelio di Cristo, ove disse: "Se 'l tuo occhio ti scandalizza, sì il ritrai", ed egli prendendo il semplice della lettera, con una lesina si punse l'occhio, onde il perdé. E venuto il termine del comandamento del calif, furono raunati tutti i Cristiani, uomini e femmine e fanciulli, colle croci innanzi, nel piano dov'era al di sopra il detto monte, i quali erano in quantità di più di Cm, co' Saracini e Turchi armati intorno a cavallo e a piè per distruggergli. Richiesto il ciabattiere di fare il priego a·dDio, si disdicea come indegno e peccatore; ma per la piatà e pianto del popolo s'inginocchiò, e disse in piagnendo: "Signore Idio onipotente. io ti priego che tu facci grazia e misericordia a questo tuo popolo, e mostri a questi miscredenti la virtù del tuo figliuolo Iesù Cristo, e dimostri visibile miracolo, acciò che sia glorificato il tuo santo nome"; e ciò detto, comandò al monte che per la virtù di Cristo si dovesse mutare, il quale con grandi tremuoti, e spaventevole tempo di tuoni e baleni e venti, si mosse, e si ripuose ove fu comandato; onde il detto popolo cristiano con grande letizia furono liberi, ringraziando e magnificando Iddio.


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Nuova cronica
Tomo Primo
di Giovanni Villani
pagine 501

   





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