LIV
Come fu fatto papa Niccola terzo degli Orsini, e quello che fece al suo tempo.
Nel detto anno, come alcuna cosa ricordammo adietro, fu fatto papa messer Gianni Guatani, cardinale di casa degli Orsini di Roma, il quale mentre fu giovane cherico e poi cardinale fu onestissimo e di buona vita, e dicesi ch'era di suo corpo vergine; ma poi che fue chiamato papa Niccola III, fu magnanimo, e per lo caldo de' suoi consorti imprese molte cose per fargli grandi, e fu de' primi, o il primo papa, nella cui corte s'usasse palese simonia per gli suoi parenti; per la qual cosa gli agrandì molto di possessioni e di castella e di moneta sopra tutti i Romani in poco tempo ch'egli vivette. Questo papa fece VII cardinali romani, i più suoi parenti, intra gli altri, a priego di messer Gianni capo della casa della Colonna suo cugino, fece cardinale messer Jacopo della Colonna, acciò che' Colonnesi non s'apprendessono all'aiuto degli Anibaldeschi loro nemici, ma fossono in loro aiuto; e fu tenuta gran cosa, però che·lla Chiesa avea privati tutti i Colonnesi, e chi di loro progenia fosse, d'ogni benificio eclesiastico infino al tempo di papa Allessandro terzo, però ch'aveano tenuto collo imperadore Federigo primo contra a la Chiesa. Appresso il detto papa fece fare i nobili e grandi palazzi papali di Santo Piero; ancora prese tenza col re Carlo per cagione che 'l detto papa fece richiedere lo re Carlo d'imparentarsi co·llui, volendo dare una sua nipote per moglie a uno nipote del re, il quale parentado il re non volle asentire, dicendo: "Perch'egli abbia il calzamento rosso, suo lignaggio nonn-è degno di mischiarsi col nostro, e sua signoria nonn-era retaggio"; per la qual cosa il papa contro a·llui isdegnato, e poi non fu suo amico, ma in tutte cose al sagreto gli fu contrario, e del palese gli fece rifiutare il sanato di Roma e il vicariato dello imperio, il quale avea dalla Chiesa vacante imperio; e fugli molto contra in tutte sue imprese, e per moneta che·ssi disse ch'ebbe dal Paglialoco aconsentì e diede aiuto a favore al trattato e rubellazione ch'al re Carlo fu fatta dell'isola di Cicilia, come innanzi faremo menzione; e tolse alla Chiesa Castello Santo Angelo, e diello a messer Orso suo nipote.
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