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      Incontanente tutta la gente si ritrassono fuggendo alla città, e gli uomini ad armarsi, gridando: "Muoiano i Franceschi!". Si raunavano in su la piazza, com'era ordinato per gli caporali del tradimento, e combattendo al castello il giustiziere che v'era per lo re, e lui preso e ucciso, e quanti Franceschi furono trovati nella città furono morti per le case e nelle chiese, sanza misericordia niuna. E ciò fatto, i detti baroni si partirono di Palermo, e ciascuno in sua terra e contrada feciono il somigliante, d'uccidere tutti i Franceschi ch'erano nell'isola, salvo che in Messina s'indugiarono alquanti dì a ribellarsi; ma per mandato di quegli di Palermo, contando le loro miserie per una bella pistola, e ch'egli doveano amare libertà e franchigia e fraternità co·lloro, sì·ssi mossono i Missinesi a ribellazione, e poi feciono quello e peggio che' Palermitani contra' Franceschi. E trovarsene morti in Cicilia più di IIIIm, e nullo non potea nullo scampare, tanto gli fosse amico, come amasse di perdere sua vita; e se l'avesse nascoso, convenia che 'l rassegnasse o uccidesse. Questa pestilenzia andò per tutta l'isola, onde lo re Carlo e sua gente ricevettono grande dammaggio di persone e d'avere. Queste contrarie e ree novelle l'arcivescovo di Monreale incontanente le fece assapere al papa e al re Carlo per suoi messi.
     
      LXII
     
     
      Come lo re Carlo si compianse alla Chiesa e al re di Francia e a tutti suoi amici e l'aiuto ch'ebbe da·lloro.
     
      Nel detto tempo lo re Carlo era in corte col papa: com'ebbe la dolorosa novella della rubellazione di Cicilia, cruccioso molto nell'animo e ne' sembianti, e' disse: "Sire Iddio, dapoi t'è piaciuto di farmi aversa la mia fortuna, piacciati che 'l mio calare sia a petitti passi". E incontanente fu a papa Martino e a' suoi cardinali, domandando loro aiuto e consiglio, i quali si dolfono assai co·llui insieme, e confortarono lo re che sanza indugio intendesse a raquisto, prima per via di pace, se potesse, e se non, per via di guerra, promettendogli ogni aiuto che·lla Chiesa potesse fare, spirituale e temporale, sì come a figliuolo e campione di santa Chiesa.


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Nuova cronica
Tomo Primo
di Giovanni Villani
pagine 501

   





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