E nota come il giudicio d'Iddio rende giusti e debiti meriti e pene, e tutto che talora s'indugino e sieno occulti a noi. Ma in quello luogo propio ove i Pisani sursono e anegarono in mare i prelati e' cherici che venieno d'oltremonti a Roma al concilio l'anno MCCXXXVII, come addietro facemmo menzione, ivi furono sconfitti e morti e gittati in mare i Pisani da' Genovesi, come detto avemo. Lasceremo a·ddire alquanto de' Pisani, e torneremo a quello che fu ne' detti tempi della guerra di Cicilia dal re Carlo a quello d'Araona, ch'ancora ne surge materia.
XCIII
Come Carlo prenze di Salerno fu sconfitto e preso in mare da Ruggieri di Loria coll'armata de' Ciciliani.
Negli anni di Cristo MCCLXXXIIII, a dì V del mese di giugno, messer Ruggieri di Loria amiraglio del re d'Araona venne di Cicilia con XLV tra galee e legni armati di Ciciliani e Catalani nelle parti di Principato, facendo guerra e grande danno alla gente del re Carlo; e il sopradetto dì venne nel porto di Napoli colla detta armata gridando e dicendo grandi spregi del re Carlo e di sue genti, e domandando battaglia, e saettando nella terra. E ciò facie il detto Ruggieri di Loria per trarre il prenze e sue genti a battaglia, come quegli ch'era il più savio amiraglio di guerra di mare ch'allora fosse al mondo, e sapea per sue saettie che il re Carlo colla sua grande armata venia di Proenza, e già era nel mare di Pisa, sicché s'affrettava o di trarreli a battaglia, o di partirsi e tornare in Cicilia, acciò che il re Carlo nol sopraprendesse.
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