Alla fine Argon suo nipote e padre che fu di Casano, onde innanzi faremo al suo tempo menzione, si rubellò da·llui, e gli tolse il regno e la vita. Questo Argon fu figliuolo d'Abaga Cane, e fu grande amico de' Cristiani e nimico de' Saracini, e fece rifare tutte le chiese de' Cristiani che Maomet suo zio avea fatte distruggere in suo regno, e gli Cristiani rimise in istato, e gli tempii de' Saracini fece distruggere e abbattere, e tutti i Saracini cacciare di suo paese, e fu uno savio e valoroso signore in arme.
CI
Come i Saracini presono e distrussono Margatto in Soria.
Negli anni di Cristo MCCLXXXV, del mese di maggio, i Saracini col soldano d'Egitto vennono ad oste a la terra di Margatto in Soria, la quale era della magione dello Spedale di Santo Giovanni, e era molto fortissimo, e quello con cave misono grande parte in puntelli, e sicurarono i capitani d'entro che venissono a vedere com'era puntellato; per la qual cosa i Cristiani che v'erano dentro, veggendo che non si poteano tenere, s'arrenderono, salve le persone; e il castello rimase a' Saracini. Lascereno delle novità d'oltremare, e torneremo a dire della grande impresa che·llo re di Francia fece sopra lo re d'Araona.
CII
Come il re Filippo di Francia andòe con grande esercito sopra lo re Piero d'Araona.
Negli anni di Cristo MCCLXXXIIII, a mezza quaresima, vegnente l'ottantacinque, lo re Filippo di Francia figliuolo di san Luis, avendo grande animo contro a Piero d'Araona per la nimistà presa contro a·llui per lo re Carlo, e a·ppetizione del papa e della Chiesa di Roma, abbiendo raunata grande oste in tolosana di più di XXm cavalieri e più di LXXXm di pedoni di croce segnati, che Franceschi, Provenzali, e della Magna, e altre genti, e raunato infinito tesoro, si partì di Francia con Filippo e Carlo suoi figliuoli, e con messer Cervagio, detto Gian Coletto, cardinale e legato del papa, e andonne a Nerbona per passare in Catalogna per prendere il reame d'Araona, onde Carlo suo secondo figliuolo era privileggiato dalla Chiesa di Roma, e per mare avea armate in Proenza CXX tra galee e altri legni; e trovossi con Giacomo re di Maiolica fratello e nimico del re Piero d'Araona, però ch'egli gli avea fatta torre l'isola di Maiolica ad Anfus suo primogenito figliuolo, e coronatolne re il detto Anfus; e del mese di maggio MCCLXXXV si partì il detto esercito di nerbonese, e andarne a Perpignano per le terre del detto re di Maiolica; e trovando nella contea di Rossiglione la città di Ianne, la qual s'era rubellata al re di Maiolica e teneasi per lo re d'Araona, il re di Francia vi puose l'assedio; e per forza combattendo l'ebbe, e uccisono uomini, femmine, e fanciulli, che non ne rimase altro che 'l bastardo di Rossiglione con pochi, il quale s'arrendé in uno campanile; e poi che 'l re l'ebbe presa, la fece tutta distruggere; e ciò fatto, si partì del paese e andonne co l'oste infino a piè delle montagne dette Pirre altissime molto, le quali sono alle confini della Catalogna.
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