Poi si mosse l'oste il primo dì di giugno, e furono XXVIc di cavalieri e XIIm pedoni; che VIIIc furono cavallate di propii cittadini di Firenze grandi e popolani, e IIIc soldati propii de' Fiorentini, e Vc della taglia della compagnia de' Guelfi di Toscana e IIIc di Lucca, e CL di Pistoia, e L di Prato, e L di Volterra, e L di Samminiato, e L di San Gimignano, e XXX di Colle, e da CCL d'altra amistà, e de' conti Guidi guelfi, Maghinardo da Susinana, messer Iacopo da·fFano, Filippuccio da Iegi, e' marchesi Malispini, e giudice di Gallura, e' conti Alberti, e altri baroncelli di Toscana; e fu la più grande e ricca oste che facessono i Fiorentini dapoi che' Guelfi tornarono in Firenze. E stettono a oste in sul contado d'Arezzo XXII dì, e presono il castello di Leona e disfeciollo, e presono Castiglione degli Ubertini, e le Conie, e più di XL altre castella e fortezze della Valle d'Ambra e del contado intorno ad Arezzo. E puosonsi ad oste al castello di Laterino, e stettonvi VIII dì, ed ebbollo a patti, che v'era dentro per capitano Lupo degli Uberti, veggendosi chiudere e steccare d'intorno; onde molto fu biasimato da' Ghibellini, però che si potea tenere, e era fornito per più di III mesi. Ma Lupo si scusava per motti, che nullo lupo nonn-era costumato di stare rinchiuso. E renduto Laterino a' Fiorentini, guernirlo; e in questa stanza vi vennero i Sanesi con loro isforzo di IIIIc cavalieri e di IIIm pedoni molto bella gente, e guastarono tutte le vigne e giardini intorno alle mura d'Arezzo, e tagliarono l'olmo.
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