Pagina (16/616)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      I popolani s'armarono tutti co' loro ordini e insegne e bandiere, e furono in grande numero, e asserragliarono le vie della città in più parti, perché i cavalieri non potessono correre la terra, e raunarsi al palagio della podestà e a casa de' priori, che stavano allora nella casa de' Cerchi dietro a San Brocolo; e trovossi il popolo sì possente, e ordinati di forza e d'arme e di gente, e diedono compagnia a' priori, perch'erano sospetti, de' maggiori e de' più possenti e savi popolani di Firenze, uno per sesto. Per la qual cosa i grandi non ebbono niuna forza né podere contra loro, ma il popolo avrebbe potuto vincere i grandi, ma per lo migliore e per non fare battaglia cittadinesca, avendo alcuno mezzo di frati di buona gente dall'una parte a l'altra, ciascuna parte si disarmò, e la cittade si racquetò sanza altra novità, rimagnendo il popolo in suo stato e signoria, salvo che, dove la pruova de la piuvica fama era per II testimoni, si mise fossono per III; e ciò feciono i priori contra volontà de' popolani, ma poco appresso si rivocò e tornò al primo stato. Ma pur questa novitate fue la radice e cominciamento dello sconcio e male istato della città di Firenze che ne seguì apresso, che da indi innanzi i grandi mai non finarono di cercare modo d'abattere il popolo a·lloro podere; e' caporali del popolo cercarono ogni via di fortificare il popolo e d'abassare i grandi, fortificando gli ordini della giustizia; e feciono torre a' grandi le loro balestra grosse, e comperate per lo Comune; e molti casati che nonn erano tiranni e di non grande podere trassono del numero de' grandi e misono nel popolo, per iscemare il podere de' grandi e crescere quello del popolo.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Nuova cronica
Tomo Secondo
di Giovanni Villani
pagine 616

   





Cerchi San Brocolo Firenze Firenze Comune