XVIII
Come lo re Giamo d'Araona venne a Roma, e papa Bonifazio gli privileggiò l'isola di Sardigna.
Nel detto anno alla richesta di papa Bonifazio il re Giamo d'Araona venne a Roma al detto papa, e menò seco la reina Gostanza sua madre e figliuola che fu del re Manfredi, e messer Ruggieri di Loria suo amiraglio, a' quali il papa fece grande onore e ricomunicogli; e 'l detto re Giamo si scusò della 'mpresa che don Federigo suo fratello avea fatta della signoria di Cicilia, come non era essuta di sua saputa né di suo consentimento, giurando in mano del papa in presenza del re Carlo che a richiesta del re Carlo e' sarebbe personalmente, e con sua gente e forza, contro a don Federigo suo fratello ad aiutare racquistare l'isola di Cicilia; e simile promessa e saramento fece fare a messer Ruggieri di Loria suo amiraglio. Per la quale cosa il papa fece il detto re Giamo ammiraglio e gonfaloniere della Chiesa in mare, quando si facesse il passaggio d'oltremare, e privileggiollo del reame dell'isola di Sardigna, conquistandolo sopra i Pisani o chi v'avesse signoria; e fece il detto papa che 'l re Carlo perdonò ogni offesa ricevuta da messere Ruggieri di Loria, e fecelo suo ammiraglio; per la qual cosa sappiendo don Federigo, gli tolse tutte sue rendite e onori ch'avea in Cicilia, e al nipote, opponendogli tradigione, fece tagliare la testa.
XIX
Come il conte di Fiandra e quello di Bari si rubellarono al re di Francia.
Nel detto anno il conte Guido di Fiandra e il conte di Bari genero del re d'Inghilterra si rubellarono dal re di Francia per oltraggi ricevuti dal re e da sua gente, e allegarsi col re Adoardo d'Inghilterra.
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