E co·lloro s'accostarono molte case e schiatte di popolani e artefici minuti, e tutti i grandi e popolani ghibellini; e per lo séguito grande ch'aveano i Cerchi il reggimento della città era quasi tutto in loro podere. De la parte nera furono tutti quegli della casa de' Pazzi quasi principali co' Donati, e tutti i Visdomini, e tutti i Manieri, e' Bagnesi, e tutti i Tornaquinci, e gli Spini, e' Bondelmonti, e' Gianfigliazzi, Agli, e Brunelleschi, e Cavicciuoli, e l'altra parte de' Tosinghi, e tutto il rimanente; e parte di tutte le case guelfe nominate di sopra, ché quegli che non furono co' Bianchi per contrario furono co' Neri. E così de le dette due parti tutta la città di Firenze e 'l contado ne fu partita e contaminata. Per la qual cagione la parte guelfa, per tema che le dette parti non tornassono in favore de' Ghibellini, sì mandarono a corte a papa Bonifazio, che·cci mettesse rimedio. Per la qual cosa il detto papa mandò per messer Vieri de' Cerchi, e come fue dinanzi a·llui, sì 'l pregò che facesse pace con messer Corso Donati e colla sua parte, rimettendo in lui le differenze, e promettendoli di mettere lui e' suoi in grande e buono stato, e di fargli grazie spirituali come sapesse domandare. Messere Vieri tutto fosse nell'altre cose savio cavaliere, in questo fu poco savio, e troppo duro e bizzarro, che della richesta del papa nulla volse fare, dicendo che non avea guerra con niuno; onde si tornò in Firenze, e 'l papa rimase molto isdegnato contro a·llui e contro a sua parte.
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