A la fine veggendo i Lucchesi che la stanza di Pistoia era speranza vana di potere per forza o per assedio avere la città, s'accordaro di ritrarsi adietro co·lloro oste, e di porsi all'assedio del castello di Serravalle, ch'era de' Pistolesi ed era molto forte; e così fu fatto. E al detto assedio rimasono le due sestora delle cavallate di Firenze, rimutandosi a tempo a tempo con parte di loro soldati e gente a piè assai, tenendo i Fiorentini il loro campo di verso Pistoia. E quello castello combattuto, e con più difici grossi che gittavano dentro macerato, ma per tutto ciò non s'arendea, però che dentro v'avea più di IIIIc de' maggiori e de' migliori cittadini di Pistoia, i quali difendeano il castello, e al continuo assalivano il campo vigorosamente, a la fine per mala provisione di vittuaglia a tanta gente, quanta avea dentro tra Pistolesi e terrazzani e forestieri, ch'era più di MCC uomini, sanza le femmine e' fanciulli, fallì loro; per la qual cosa per necessità di vivanda s'arrenderono pregioni al Comune di Lucca a dì VI di settembre del detto anno; onde più di CCC Pistolesi n'andarono legati pregioni a la città di Lucca, e gli altri terrazzani rimasono fedeli de' Lucchesi, i quali Lucchesi vi feciono una nuova e forte rocca da la parte loro di Valdinievole, e uno grosso muro da la rocca vecchia di qua ov'è la pieve a la Nuova, per tenere meglio il detto castello a·lloro ubbidienza, recandogli a loro contado.
LIII
Come i Fiorentini ebbono il castello di Piano di Trevigne e più altre castella ch'aveano rubellate i Bianchi.
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