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      Udito questo consiglio il conastabole, sì gli piacque e parve buono, e venne co' detti conostaboli al conte d'Artese, e dissegli il consiglio, e come gli parea il migliore. Il conte d'Artese rispuose per rimproccio: "Pru diable, ce sont de guiglie di Lombars, e vos conostable aves ancore du pol del lu"; cioè volle dire ch'e' non fosse leale al re, perché la figliuola era moglie di messer Guiglielmo di Fiandra. Allora il conestabole irato per lo rimproccio udito, disse al conte: "Sire, se vos verres u gie irai vos ires bene avant". E come disperato, stimandosi d'andare a la morte, fece muovere sue bandiere, e brocciò a·ffedire francamente, non prendendosi guardia, né sappiendo del fosso a traverso dov'erano schierati i Fiamminghi, come adietro facemmo menzione. E giugnendo sopra il detto fosso, i Fiamminghi ch'erano dall'una parte e dall'altra cominciarono a fedire di loro bastoni detti godendac a le teste de' destrieri, e facevagli rivertire e ergere adietro. Il conte Artese e l'altre schiere e battaglie de' Franceschi, veggendo mosso a fedire il conastabole con sua gente, il seguiro l'uno appresso l'altro a sproni battuti, credendo per forza de' petti de' loro cavalli rompere e partire la schiera de' Fiamminghi; a·lloro avenne tutto per contrario, che per lo pingere e urtare, i cavagli dell'altre schiere per forza pinsono il conostabole, e il conte Artese, e sua schiera a traboccare nel detto fosso l'uno sopra l'altro; e 'l polverio era grande, che que' di dietro non poteano vedere, né per lo romore de' colpi e grida intendere i·loro fallo, né·lla dolorosa isventura di loro feditori; anzi credendo ben fare pignevano pure innanzi urtando i loro cavagli, per modo ch'eglino medesimi per l'ergere e cadere di loro cavagli l'uno sopra l'altro s'afollavano, e faceano affogare e morire gran parte, o i più, sanza colpo di ferri, o di lance, o di spade.


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Nuova cronica
Tomo Secondo
di Giovanni Villani
pagine 616

   





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