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      O colpa o non colpa, per martorio gli fece confessare che doveano tradire la terra e dare certe porte a' Bianchi e Ghibellini; ma il detto Tignoso de' Macci per gravezza di carni morì in su la colla. Tutti gli altri sopradetti presi gli giudicò, e fece loro tagliare le teste, e tutti quegli di casa gli Abati condannare per ribelli, e disfare i loro beni, onde grande turbazione n'ebbe la città, e poi ne seguì molti mali e scandali. E nel detto anno fue gran caro di vittuaglia, e valse lo staio del grano in Firenze a la rasa soldi XXII di soldi... il fiorino d'oro.
     
      LX
     
     
      Come la parte bianca e' Ghibellini usciti di Firenze vennero a Pulicciano, e partirsene in isconfitta.
     
      Nel detto anno, del mese di marzo, i Ghibellini e' Bianchi usciti di Firenze co la forza de' Bolognesi che si reggeano a parte bianca, e coll'aiuto de' Ghibellini di Romagna e degli Ubaldini, vennero in Mugello con VIIIc cavalieri e VIm pedoni, ond'era capitano Scarpetta degli Ordilaffi da Forlì, e presono sanza contasto il borgo e poggio di Pulicciano, e assediarono una fortezza che vi teneano i Fiorentini, credendo ivi fare capo grosso, e recare il Mugello sotto loro obbedienza, e poi stendersi co·lloro forza a la città di Firenze. Saputa la novella in Firenze, subitamente cavalcaro in Mugello popolo e cavalieri con tutta la forza de la cittade; e giunti al borgo, e venuti i Lucchesi e l'altra amistà, e di là uscendo ischierati e messi in ordine per andare a' nemici, i cavalieri di Bologna sentendo la sùbita venuta de' Fiorentini, e trovandosi ingannati da' Bianchi usciti di Firenze ch'aveano loro fatto intendere che' Fiorentini per tema di loro amici rimasi dentro non ardirebbono d'uscire della terra, si tennono traditi, e con paura grande sanza niuno ordine si partiro da Pulicciano di Mugello, e andarsene a Bologna, onde i Bianchi e' Ghibellini usciti rimasono rotti e scerrati, e partirsi una notte sanza colpo di spada come sconfitti, lasciando tutti i loro arnesi, e più di loro gittarono l'arme, e rimasonvi de' morti e presi de' migliori per certi iscorridori iti innanzi.


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Nuova cronica
Tomo Secondo
di Giovanni Villani
pagine 616

   





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