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      ; e corsono la terra sanza contasto niuno, anzi quasi tutto lo 'ngrato popolo d'Anagna seguì le bandiere e la rubellazione; e giunti al palazzo papale, sanza riparo vi saliro e preso lo palazzo, però che 'l presente assalto fu improviso al papa e a' suoi, e non prendeano guardia. Papa Bonifazio sentendo il romore, e veggendosi abandonato da tutti i cardinali, fuggiti e nascosi per paura o chi da mala parte, e quasi da' più de' suoi famigliari, e veggendo che' suoi nimici aveano presa la terra e il palazzo ove egli era, si cusò morto, ma come magnanimo e valente, disse:
      Da che per tradimento, come Gesù Cristo, voglio esser preso e mi conviene morire, almeno voglio morire come papa"; e di presente si fece parare dell'amanto di san Piero, e colla corona di Gostantino in capo, e colle chiavi e croce in mano, in su la sedia papale si puose a sedere. E giunto a·llui Sciarra e gli altri suoi nimici, con villane parole lo scherniro, e arrestarono lui e la sua famiglia, che co·llui erano rimasi: intra gli altri lo schernì messer Guiglielmo di Lunghereto, che per lo re di Francia avea menato il trattato, dond'era preso, e minacciollo di menarlo legato a Leone sopra Rodano, e quivi in generale concilio il farebbe disporre e condannare. Il magnanimo papa gli rispuose ch'era contento d'essere condannato e disposto per gli paterini com'era egli, e 'l padre e·lla madre arsi per paterini; onde messer Guiglielmo rimase confuso e vergognato. Ma poi, come piacque a Dio, per conservare la santa dignità papale, niuno ebbe ardire o non piacque loro di porgli mano adosso, ma lasciarlo parato sotto cortese guardia, e intesono a rubare il tesoro del papa e della Chiesa.


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Nuova cronica
Tomo Secondo
di Giovanni Villani
pagine 616

   





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