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      La quale sentenzia fu profezia in tutte le sue parti, come appresso per gli tempi, raccontando de' fatti del detto re di Francia e de' figliuoli, si potrà trovare il vero. E nonn-è da maravigliare della sentenzia di Dio, che, con tutto che papa Bonifazio fosse più mondano che non richiedea alla sua dignità, e fatte avea assai delle cose a dispiacere di Dio, Idio fece pulire lui per lo modo che detto avemo, e poi l'offenditore di lui pulì, non tanto per l'offesa della persona di papa Bonifazio, ma per lo peccato commesso contro a la maestà divina, il cui cospetto rappresentava in terra. Lasceremo di questa materia, ch'ha avuto sua fine, e torneremo alquanto adietro a raccontare de' fatti di Firenze e di Toscana, che furono ne' detti tempi assai grandi.
     
      LXV
     
     
      Come i Fiorentini ebbono il castello del Montale, e come feciono oste a Pistoia co' Lucchesi insieme.
     
      Nell'anno di Cristo MCCCIII, del mese di maggio, i Fiorentini ebbono il castello del Montale presso di Pistoia a quattro miglia, cavalcandovi una notte subitamente, e fu loro dato per tradimento di certi terrazzani, che n'ebbono IIIm fiorini d'oro, per trattato di messer Pazzino de' Pazzi, che v'era vicino per la sua posessione di Palugiano. Il quale castello era molto forte di sito, e di mura, e di torri; e come i Fiorentini l'ebbono, il feciono abattere e disfare infino nelle fondamenta, e la campana di quello Comune, ch'era molto buona, la feciono venire in Firenze, e puosesi in su la torre del palagio della podestà per campana de' messi, e chiamossi la Montanina.


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Nuova cronica
Tomo Secondo
di Giovanni Villani
pagine 616

   





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