E oltre a questo, faccendo venire i Franceschi i loro pedoni, e spezialmente i bidali, ciò sono Navarresi, Guasconi, e Provenzali, e con altri di Linguadoco, leggeri d'arme, con balestra e co' loro dardi e giavellotti a fusone, e con pietre pugnerecce conce a scarpelli a Tornai, onde il re avea fatti venire in su più carra, assaliro il carreggio de' Fiaminghi, e in più parti lo 'ntorniaro e rubaro, e istando in su' carri de' Fiaminghi saettando e gittando pietre e dardi alle schiere, onde molto forte affriggeano il popolo di Fiandra; e massimamente perché 'l tempo era caldissimo, e il fornimento di bere e di mangiare di Fiaminghi, che poco possono stare digiuni, era loro malagevole, e non ordinato da potere avere, però ch'era in su' carri, onde molto furono confusi. E stando in questo tormento infino presso al vespro, non potendo più durare, quasi come disperati di salute, alquanti di loro co' loro signori e capitani ordinarono d'uscire della bastita de' carri, e assalire l'oste de' Franceschi; e il buono messer Guiglielmo di Giulleri con certi eletti di Bruggia e del Franco di Bruggia fue una schiera, e messer Filippo di Fiandra con certi di quegli di Guanto e del paese un'altra schiera, e messer Gianni conte di Namurro con certi di quegli d'Ipro e de la marina furono un'altra schiera. E subitamente, non prendendosi guardia di ciò i Franceschi, uscirono a uno segno e grido del loro campo da tre parti, con gran furia e romore assalendo i Franceschi; e fue sì grande e forte l'assalto de' Fiaminghi, che messer Carlo di Valos, e il conte di San Polo, e più altre schiere furono rotte, e misonsi in volta.
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