D'altra parte i Fiaminghi, per patti della pace e amenda al re, lasciavano a queto tutta la parte di Fiandra dal fiume della Liscia verso Francia che parlano piccardo, cioè Lilla, Doai, e Orci, e Bettona, con più villette; e oltre a·cciò pagare al re in certi termini libbre CCm di buoni parigini. E così fu giurata e promessa, e messa a seguizione, e in questo modo ebbe fine la dura e aspra guerra da·re di Francia a' Fiaminghi. Lasceremo di questa materia, ch'hae avuto suo fine, e torneremo a nostra, a dire de' fatti d'Italia e de la nostra città di Firenze, ch'assai novità vi furono in questi tempi. E prima de la morte di papa Benedetto, e di quelli che succedette appresso.
LXXX
Come morì papa Benedetto, e de la nuova lezione di papa Clemento quinto.
Negli anni di Cristo MCCCIIII, a dì XXVII del mese di luglio, morì papa Benedetto nella città di Perugia, e dissesi di veleno; che stando egli a sua mensa a mangiare, gli venne uno giovane vestito e velato in abito di femmina servigiale delle monache di Santa Petornella di Perugia, con un bacino d'argento, iv'entro molti begli fichi fiori, e presentogli al papa da parte della badessa di quello monestero sua devota. Il papa gli ricevette a gran festa, e perché gli mangiava volentieri, e sanza farne fare saggio, perch'era presentato da femmina, ne mangiò assai, onde incontanente cadde malato, e in pochi dì morìo, e fu soppellito a grande onore a' frati predicatori, ch'era di quello ordine, in Santo Arcolano di Perugia. Questi fue buono uomo, e onesto e giusto, e di santa e religiosa vita, e avea voglia di fare ogni bene, e per invidia di certi de' suoi frati cardinali, si disse, il feciono per lo detto modo morire; onde Idio ne rendé loro, se colpa v'ebbono, assai in brieve giusta e aperta vendetta, come si mostrerrà appresso.
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