Ché dopo la morte del detto papa nacque scisma, e fue grande discordia infra 'l collegio de' cardinali d'eleggere papa, e per loro sette erano divisi in due parti quasi iguali; dell'una era capo messere Matteo Rosso degli Orsini con messer Francesco Guatani nipote che fu di papa Bonifazio, e dell'altra erano caporali messer Nepoleone degli Orsini dal Monte e 'l cardinale da Prato, per rimettere i loro parenti e amici Colonnesi inn-istato, e erano amici del re di Francia, e pendeano in animo ghibellino. E essendo stati per tempo di più di nove mesi rinchiusi e costretti per gli Perugini perché chiamassono papa, e non poteano avere concordia, a la fine trovandosi il cardinale da Prato con messer Francesco cardinale de' Guatani in segreto luogo, disse: "Noi facciamo grande male e guastamento della Chiesa a non chiamare papa". E messer Francesco disse: "E non rimane per me". Quello da Prato rispuose: "E s'io ci trovassi buono mezzo, saresti contento?". Rispuose di sì; e così ragionando insieme vennero a questa concordia, per industria e sagacità del cardinale da Prato, trattando col detto messer Francesco Guatani in questo modo gli diede il partito che l'uno collegio per levare ogni sospetto eleggesse tre oltramontani, sofficienti uomini al papato, cui a·lloro piacesse, e l'altro collegio infra XL dì prendesse l'uno di que' tre, cui a·lloro piacesse, e quegli fosse papa. Per la parte di messer Francesco Guatani fu preso di fare la lezione, credendosi prendere il vantaggio, e elesse tre arcivescovi oltramontani, fatti e criati per papa Bonifazio suo zio, molto suoi amici e confidenti, e nemici del re di Francia loro aversaro, confidandosi, che l'altra parte prendesse, d'avere papa a·lloro senno e loro amico; infra quegli tre fu l'arcivescovo di Bordello il primo più confidente.
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