E per molti si disse che furono morti e distrutti a torto e a peccato, e per occupare i loro beni, i quali poi per lo papa furono privileggiati, e dati a la magione dello Spedale, ma convennegli loro ricogliere e ricomperare dal re di Francia e dagli altri prencipi e signori, e con tanta quantità di moneta, che cogli 'nteressi corsi poi la magione dello Spedale fu ed è più povera che non era prima del loro propio, o che Idio il dimostrasse per miracolo. E lo re di Francia e' suoi figliuoli ebbono poi molte vergogne e aversitadi, e per questo peccato, e per quello della presura di papa Bonifazio, come innanzi si farà menzione. E nota che la notte appresso che'l detto maestro e'l compagno furono martorizzati, per frati e altri religiosi le loro corpora e ossa come relique sante furono ricolte, e portate via in sacri luoghi. In questo modo fu distrutta e messa a niente la ricca e possente magione del Tempio di Gerusalem gli anni di Cristo MCCCX. Lasceremo de' fatti di Francia, e torneremo a' nostri fatti d'Italia.
XCIII
Di novitadi e sconfitte che furono in Romagna e in Lombardia.
Nel detto anno MCCCVII, del mese d'agosto, essendo i Guelfi a l'assedio a Brettinoro, la lega de' Ghibellini di Romagna raunati insieme co·lloro amistà sconfissono li Guelfi; e furonne tra morti e presi più di MM tra piè e a cavallo. E l'aprile vegnente MCCCVIII il popolo de la città di Parma con trattato d'Orlando de' Rossi e de' suoi cacciarono di Parma messer Ghiberto da Coreggio, il quale n'era signore; per la qual cosa s'acompagnò co' Mantovani e' Veronesi, e imparentossi co' signori della Scala; e del mese di giugno vegnente il detto messer Ghiberto venne verso Parma co la forza di messere Cane della Scala, e con quella de' Mantovani e Parmigiani.
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