I Parmigiani uscendo contro a·lloro furono sconfitti, e 'l detto messer Ghiberto tornò in Parma e funne signore, e caccionne i Rossi e' suoi nemici, e fece mozzare la testa a XXVIIII popolani, i quali erano stati caporali a la sua cacciata.
XCIV
Come fue morto il re Alberto de la Magna.
Nel detto anno MCCCVIII, in calen di maggio, lo re Alberto d'Alamagna, che s'attendea d'essere imperadore, fu morto a ghiado da uno suo nipote a tradigione a uno valicare d'uno fiume scendendo de la nave, per cagione che 'l detto re Alberto gli occupava il retaggio de la parte sua del ducato d'Osteric. Lasceremo alquanto delle cose de' forestieri, e torneremo a raccontare de le novitadi che ne' detti tempi furono nella nostra città di Firenze.
XCV
Come una podestà di Firenze si fuggì col suggello dell'Ercore del Comune.
Nel detto anno MCCCVIII, essendo podestà di Firenze uno messer Carlo d'Amelia fratello del primo esecutore degli ordini della giustizia, avendo egli e sua famiglia fatte in Firenze molte baratterie, e guadagnerie, e pessime opere, e già di ciò molto scoperto, temendosi al suo sindicato esser condannato e ratenuto, la notte di santo Giovanni del mese di giugno furtivamente si fuggì con sua privata famiglia, onde fu condannato per baratteria. E per riavere pace e danari dal Comune sì ne portò seco il suggello del Comune, dov'era intagliata l'imagine dell'Ercore, e tennelo più tempo, istimandosi che 'l Comune il traesse di bando, e ricomperasselo molta moneta: onde il Comune il mise in abandono operando altro suggello e notificandolo in tutte parti, sì che non fosse data fede a quello suggello.
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