CX
Come i Fiorentini ricominciarono guerra ad Arezzo.
Nel detto anno, dì XXIII di maggio, cavalcarono i Fiorentini CC cavallate e certi pedoni, e la masnada de' Catalani col maliscalco del duca al Monte San Savino, che si tenea per gli Fiorentini, e di là andaro in sul contado d'Arezzo ardendo e guastando, e furono infino a le porte d'Arezzo, e feciono dannaggio assai. Poi a dì VIII di giugno si tornarono in Firenze sani e salvi.
CXI
Come i Lucchesi vollono disfare Pistoia, e' Fiorentini furono contradianti.
Nel detto anno, in calen di giugno, i Lucchesi vennero a Serravalle, popolo e cavalieri, innanimati di disfare Pistoia al tutto, o almeno la loro metade; la qual cosa a' Fiorentini non piacque, parendo loro spietata e crudel cosa. Diedono parola a' Pistolesi che si difendessono, e a chi di Firenze gli volesse aiutare, sì che coll'aiuto di messer Lippo Vergellesi, che tenea il castello de la Sambuca, essendo i Lucchesi già a Pontelungo, gli ripararo con danno e vergogna di loro. Per la qual cosa i Fiorentini aconsentiro a' Pistolesi che rifermassono la terra; i quali in due dì rimondarono i fossi e rifeciono gli steccati con bertesche intorno a la città, e a·cciò furono uomini, e donne, e preti, e fanciulli, che fu tenuto gran cosa. La quale benignità e pietà de' Fiorentini tornò loro poi per più volte molto contradia, con grandi pericoli e spendii de' Fiorentini, sì come innanzi per gli tempi si farà menzione, e più volte poi fu più commendata la furia de' Lucchesi, che la piatà e astinenza de' Fiorentini.
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