XXVII
Come i Fiorentini mandarono loro masnade in Lunigiana per contradiare i passi a lo 'mperadore.
Nel detto anno, del mese d'ottobre, sentendo i Fiorentini che lo 'mperadore era partito di Lombardia e ito verso Genova, feciono tornare da Bologna il maliscalco co' loro soldati, e feciongli andare in Lunigiana a Pietrasanta e a Serrezzano con altra buona gente di Firenze e di Lucca a guardare il passo di Porta Beltramo e la via della marina, perché lo 'mperadore non potesse venire a Pisa.
XXVIII
Come in Genova morì la 'mperadrice.
Nel detto anno, del mese di novembre, morì in Genova la 'mperadrice moglie dello 'mperadore, la quale era tenuta buona e santa donna; fue figliuola del duca di Brabante; e soppellissi a' frati minori con grande onore.
XXIX
Come lo 'mperadore fece suo processo contra i Fiorentini.
Nel detto anno e mese lo 'mperadore fece in Genova suo processo contro a' Fiorentini, che se infra XL dì non gli mandassono XII buoni uomini con sindaco e pieno mandato ad ubbidirlo, che gli condannava in avere e in persona dove fossono trovati. Non vi mandò il Comune di Firenze, ma a tutti i Fiorentini mercatanti ch'erano in Genova comandato fue si dovessono partire, e così feciono; ma poi ogni mercatantia che si trovò in Genova in nome de' Fiorentini fue impacciata per la corte dello 'mperadore.
XXX
Di scandalo ch'ebbe in Firenze tra' lanaiuoli.
Nel detto anno e mese i lanaiuoli di Firenze vennono tra·lloro in grande divisione e sette per cagione del consolato, e fune quasi a romore la città.
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