E oltre a·cciò il tesoro della Chiesa di Roma, che 'l cardinale messer Gentile da Montefiore de la Marca avea per comandamento del papa tratto di Roma e di Campagna e del Patrimonio, e avevalo lasciato in San Friano di Lucca, per lo detto Uguiccione e sue masnade tedesche, e per gli Pisani tutto fu rubato e portato in Pisa. E non si ricorda di gran tempi passati che una città avesse una sì grande aversità e perdite per parte che vi rientrasse com'ebbe la città di Lucca d'avere e di persone.
LXI
Come messer Piero fratello del re Ruberto venne in Firenze per signore.
Nel detto anno e mese di giugno i Fiorentini avendo novelle della perdita di Lucca, furono molto crucciosi e scommossi, e già avendo dinanzi gl'indizii, s'erano mossi al soccorso, ma giunsono tardi, ché Uguiccione co' Pisani erano più vicini, e prima fornirono d'avere Lucca. I Fiorentini, essendo perduta Lucca, presono poi le castella di Valdarno che ancora si teneano a parte guelfa, ciò furono Fucecchio, Santa Maria a Monte, Montecalvi, Santa Croce, e Castello Franco, e Montetopoli; e in Valdinievole, Montecatini e Montesommano; ma Serravalle, in su la perdita di Lucca, per nigrigenza e avarizia de' Pistolesi, non volendo spendere CCC fiorini d'oro per dare a le masnade che 'l teneano, dagli usciti di Pistoia fu preso; e così Toscana apparecchiata a grande guerra per la rivoluzione della città di Lucca. I Fiorentini mandarono incontanente in Puglia al re Ruberto che mandasse loro uno de' frategli con gente a cavallo e per loro capitano.
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