A la fine per patti e per danari essendo tratto di bando Baldinaccio e altri, con vergogna del Comune di Firenze, renderono le dette castella a' Fiorentini.
LXXIV
Come il re Ruberto mandò in Firenze per capitano il conte Novello.
Nel detto anno i Fiorentini per la detta sconfitta non isbigottiti, ma vigorosamente la loro città di Firenze riformarono e d'ordini e di forza di gente d'arme e di moneta, e steccarsi i fossi per la loro difensione, e mandarono al re Ruberto per uno capitano di guerra, il quale sanza indugio mandò a·fFirenze il conte d'Andria e di Montescaglioso detto conte Novello de la casa del Balzo, con CC cavalieri; e costì stettono al riparo della fortuna d'Uguiccione sanza perdere stato o signoria o castello o altra tenuta, onde i Ghibellini e usciti di Firenze si trovarono ingannati, che si credeano avere vinta la terra fatta la sconfitta: ed e' fu il contradio, che già per ciò non fu il danno sì grande, che essendo in Firenze, paresse v'avesse mai avuta sconfitta, non lasciando gli artefici di fare i loro lavori continuo.
LXXV
Come Uguiccione fece tagliare la testa a Banduccio Bonconti e al figliuolo, grandi cittadini di Pisa.
Nell'anno MCCCXVI, del mese di marzo, trionfando Uguiccione della detta vittoria, e avendo la signoria di Pisa e di Lucca, volendo come tiranno al tutto dominare sanza contasto, fece pigliare in Pisa Banduccio Bonconti e 'l figliuolo, uomo di grande senno e autoritade, e molto creduto da' suoi cittadini, perché per bene del suo Comune contrastava a la sua tirannia, gli fece subitamente dicapitare, opponendo loro falsamente che teneano trattato col re Ruberto; onde i Pisani forte s'indegnarono contra Uguiccione, ma per la sua forza e signoria nullo l'ardiva a contastare.
| |
Baldinaccio Comune Firenze Fiorentini Ruberto Firenze Novello Fiorentini Firenze Ruberto Firenze Andria Montescaglioso Novello Balzo Uguiccione Ghibellini Firenze Firenze Uguiccione Banduccio Bonconti Pisa Uguiccione Pisa Lucca Pisa Banduccio Bonconti Comune Ruberto Pisani Uguiccione
|