Pagina (213/616)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ma avenne in quello tempo che la figliuola del re Alberto de la Magna, serocchia del dogio d'Osteric, andava a marito a Carlo duca di Calavra figliuolo del re Ruberto, e passò per Firenze: incontro per acompagnarla venne l'arcivescovo di Capova cancelliere del re, e messer Gianni fratello del re Ruberto, e 'l conte camerlingo, e 'l conte Novello con cavalieri in numero di CC. Venuti in Firenze, per lo conte da Battifolle vicario del re, e per gli altri cittadini ch'amavano la sua signoria, si dolfono a quegli signori della signoria del bargello, e mostrarono com'era contra l'onore e stato del re; onde avenne che si tramisono d'accordo e per parole e per minacce che' Guelfi si raccomunassono insieme de la signoria, e convenne che si facesse; sì che a la lezione de' priori, che venia in mezzo ottobre, che VII erano già fatti di quella setta che reggea la città, convenne che VI altri de la parte del re s'agiugnessono a quegli. E come quegli signori furono co la donna a Napoli, e fatto asapere al re lo stato di Firenze e la signoria del bargello, incontanente mandò il re a Firenze che la detta signoria s'abbattesse, e 'l bargello più non fosse; e così fu fatto. E partissi il bargello di Firenze del mese d'ottobre MCCCXVI, però che la parte del re col podere del conte da Battifolle vicario avea già sì presa forza, che non che di disfare l'oficio del bargello, ma la seguente lezione de' XIII priori furono quasi tutti de la parte ch'amavano la signoria del re; e così al tutto il conte da Battifolle con quella parte rimasono signori, e si mutò stato in Firenze sanza nulla altra turbazione o cacciamento di genti.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Nuova cronica
Tomo Secondo
di Giovanni Villani
pagine 616

   





Alberto Magna Osteric Carlo Calavra Ruberto Firenze Capova Gianni Ruberto Novello Firenze Battifolle Guelfi Napoli Firenze Firenze Firenze Battifolle Battifolle Firenze