Appresso quegli della città di Genova ripresono i borghi di Prea e Co di Fare, e tutte le fortezze di fuori.
XCVIII
Come il re Ruberto si partì di Genova e andò a corte di papa in Proenza.
Nell'anno MCCCXVIIII, a di XXVIIII d'aprile, il re Ruberto si partì di Genova con XL galee, e con sua gente se n'andò in Proenza ov'era la corte del papa a Vignone, e ivi da papa Giovanni fu ricevuto onorevolemente. In Genova lasciò per suo vicario messer Ricciardo Gambatesa d'Abruzzi, uno savio signore, con VIc cavalieri e con più sergenti a piè, e con più galee a la guardia di Genova.
XCIX
Come gli usciti di Genova co' Lombardi tornarono all'assedio di Genova.
Nel detto anno MCCCXVIIII, sentendo gli usciti di Genova partito il re Ruberto, sì armarono in Saona XXVIII galee, onde fu amiraglio messer Currado d'Oria, e mandarono in Lombardia per aiuto, e raunarono M e più cavalieri, la maggiore parte Tedeschi, e grande quantità di popolo; e a dì XXVII di luglio del detto anno tornarono a oste sopra Genova, e puosonsi a campo in Ponzevera, e a dì III d'agosto vegnente s'appressarono a la città, dando battaglia a' borghi da più parti per terra da la parte di Bisagno; e le dette galee entrarono nel porto combattendo fortemente la città, ma niente acquistarono. E a dì VII d'agosto vegnente fue una grande battaglia nel piano di Bisagno tra gli usciti e quegli della città, e l'una parte e l'altra ricevettono danno assai, sanza avere nessuna parte onore de la vittoria, che que' di fuori si ritrassono al poggio, e que' d'entro si tornarono nella città: apresso continuamente combatteano di dì e di notte la città per mare e per terra.
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